"Sono tutti attacchi contro di me", ha detto il Cavaliere, interpellato da alcuni cronisti mentre entrava ad un pranzo con l'ambasciatore israeliano, come conferma un portavoce.
"Sono abituato ormai, da quando sono in campo sono un uomo che toglie il potere, sono il nemico. Ormai questo mi sembra sia molto chiaro. Che altre finalità pensate che possa avere una cosa così scandalosa?", ha continuato, aggiungendo di non credere che la vicenda allontanerà il dialogo sulle riforme.
Secondo numerose intercettazioni -- allegate all'inchiesta sul fallimento della "Hdc" e pubblicate ieri da Repubblica -- negli anni del governo Berlusconi Rai e Mediaset più che competere si scambiavano informazioni sui palinsesti, concordavano le strategie informative nel caso dei grandi eventi della cronaca, orchestravano i resoconti della politica.
"E' una cosa inaccettabile e illegittima che si possa mettere sotto controllo un cittadino qualsiasi senza un'ipotesi di reato che lo riguardi e senza aprire un'indagine. Ed è inaccettabile soprattutto rendere poi noti i contenuti di queste telefonate che sono assolutamente normali", ha sottolineato l'ex premier, specificando che secondo lui "quando si è al telefono è come se uno fosse disteso sul lettino a parlare avendo accanto uno psicologo".
"Ho visto che ci sono delle iene e degli sciacalli che si sono buttati direttamente anche contro le persone: ad esempio contro la signora (Debora) Bergamini. Questi si devono vergognare perché la dirigente della Rai ha fatto una cosa che doveva fare, e che avrebbe mancato al suo dovere se non avesse fatto", ha sottolineato.
Tra i resoconti della Guardia di Finanza e le intercettazioni pubblicate ieri, emergevano in particolare le conversazioni telefoniche tra la Bergamini, ex assistente personale di Berlusconi e, all'epoca, dirigente della Rai, e Niccolò Querci, anche lui ex assistente di Berlusconi e, all'epoca, numero tre delle televisioni Mediaset.
La Bergamini in una nota oggi dice di non essere sorpresa di quanto sta avvenendo.
"Non mi hanno sorpreso neppure le falsità ipotizzate e scritte da La Repubblica e da altri mezzi di informazione su di me. Né mi hanno scandalizzato la tempestività e la qualità delle dichiarazioni provenienti da una parte del mondo politico, all'interno di dinamiche di strumentalizzazione ormai divenute consuetudine nel nostro Paese", dice l'ex assistente di Berlusconi, annunciando di aver già fatto ricorso alle vie legali. "Mi indignano i tanti professionisti del linciaggio sempre così frettolosi nel puntare il dito. Mi indigna la loro ipocrisia".
"Sono abituato ormai, da quando sono in campo sono un uomo che toglie il potere, sono il nemico. Ormai questo mi sembra sia molto chiaro. Che altre finalità pensate che possa avere una cosa così scandalosa?", ha continuato, aggiungendo di non credere che la vicenda allontanerà il dialogo sulle riforme.
Secondo numerose intercettazioni -- allegate all'inchiesta sul fallimento della "Hdc" e pubblicate ieri da Repubblica -- negli anni del governo Berlusconi Rai e Mediaset più che competere si scambiavano informazioni sui palinsesti, concordavano le strategie informative nel caso dei grandi eventi della cronaca, orchestravano i resoconti della politica.
"E' una cosa inaccettabile e illegittima che si possa mettere sotto controllo un cittadino qualsiasi senza un'ipotesi di reato che lo riguardi e senza aprire un'indagine. Ed è inaccettabile soprattutto rendere poi noti i contenuti di queste telefonate che sono assolutamente normali", ha sottolineato l'ex premier, specificando che secondo lui "quando si è al telefono è come se uno fosse disteso sul lettino a parlare avendo accanto uno psicologo".
"Ho visto che ci sono delle iene e degli sciacalli che si sono buttati direttamente anche contro le persone: ad esempio contro la signora (Debora) Bergamini. Questi si devono vergognare perché la dirigente della Rai ha fatto una cosa che doveva fare, e che avrebbe mancato al suo dovere se non avesse fatto", ha sottolineato.
Tra i resoconti della Guardia di Finanza e le intercettazioni pubblicate ieri, emergevano in particolare le conversazioni telefoniche tra la Bergamini, ex assistente personale di Berlusconi e, all'epoca, dirigente della Rai, e Niccolò Querci, anche lui ex assistente di Berlusconi e, all'epoca, numero tre delle televisioni Mediaset.
La Bergamini in una nota oggi dice di non essere sorpresa di quanto sta avvenendo.
"Non mi hanno sorpreso neppure le falsità ipotizzate e scritte da La Repubblica e da altri mezzi di informazione su di me. Né mi hanno scandalizzato la tempestività e la qualità delle dichiarazioni provenienti da una parte del mondo politico, all'interno di dinamiche di strumentalizzazione ormai divenute consuetudine nel nostro Paese", dice l'ex assistente di Berlusconi, annunciando di aver già fatto ricorso alle vie legali. "Mi indignano i tanti professionisti del linciaggio sempre così frettolosi nel puntare il dito. Mi indigna la loro ipocrisia".
A lire également:
-
Géorgie : Les manifestations pro-européennes réprimées, plus de 220 arrestations
-
Élection présidentielle en Roumanie : Marcel Ciolacu reconnaît sa défaite face à des résultats inattendus
-
Inondations en Espagne : 219 morts et 93 disparus
-
Visite de la diplomatie allemande en Ukraine : un soutien indéfectible
-
Catastrophes naturelles en Europe : Tempêtes, orages et inondations face au changement climatique